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lunedì 4 ottobre 2021

Il Rapporto FLEXNER

 


 A IMPERITURA INFAMIA

IL RAPPORTO FLEXNER breve storia di come siamo arrivati alla Medicina di oggi.

C'è sempre una spiegazione al perché le cose vadano come vanno, la medicina è una di queste.

All'inizio del 900 i medici erano liberi, decidevano la terapia migliore in base alla conoscenza diretta del paziente e dell'ambiente in cui viveva.

La medicina conservava un impronta mossa dall'esperienza e richiedeva al medico sia la capacità diagnostica, sia quella incline alla sperimentazione.

Questo metodo garantiva, attraverso la migliore conoscenza delle caratteristiche dei pazienti, una terapia personalizzata.

Nel 1908 l'American Association e la Carnagie Foundation ( associazioni private americane e soprattutto il “pozzo nero” delle Fondazioni create dagli uomini più ricchi del mondo tra cui, appunto Carnagie, Ford, Rockefeller ) finanziarono e promossero una inchiesta ( ovviamente a scopo filantropico e con i loro parametri di valutazione) sulla qualità di istruzione in campo medico negli Stati Uniti e in Canada e l'affidarono a Abraham Flexner, un ambizioso educatore che poteva contare come principale referenza la potente Rockfeller Foundation, pur non avendo alcuna qualifica medica.

Nel 1910 usci il celebre rapporto Flexner che denunciava l'inadeguatezza del percorso medico formativo spesso limitato alla ripetizione mnemonica delle nozioni...”

Il primo passo verso la formazione di un nuovo ordine medico, con il pretesto di innalzare il livello qualitativo dell'assistenza sanitaria “ Non a caso le istanze che avevano promosso l'inchiesta erano sorte contemporaneamente alla nascita delle prime grandi industrie farmaceutiche. Come prevedibile l’inchiesta patrocinata dalle elite finanziaria si accani sulla presunta pericolosità e scarsa efficacia dei trattamenti omeopatici e di ogni altra terapia che non prevedeva il ricorso ai farmaci di sintesi e ai principi allopatici.

Il rapporto concluse che era necessario ammodernare il sistema sanitario introducendo uno standard di cure uniforme per tutto l’ordine medico e conseguentemente dei pazienti.

Prima del rapporto Flexner i medici erano liberi di praticare qualsiasi trattamento, farmacologico o non, che potesse essere utile alla guarigione del paziente in base alla sua singolarità, mentre, da quel momento in poi, l’unico metodo di cura riconosciuto dal sistema sanitario americano divenne quello basato sui prodotti dell’industria e quindi l’indifferenziazione dell’individuo, tutti sono trattati con i medesimi protocolli.

Da 1910 le Università, se volevano ricevere ancora fondi dalle fondazioni, esclusero sistematicamente i medici naturalistici dalle cattedre, vennero privati di riconoscimento e fu vietata loro la professione. I naturalisti, i fitoterapisti, gli omeopati, i chiropratici divennero non riconosciuti nella loro professione, mentre i dirigenti universitari di medicina ebbero accesso ad ingenti finanziamenti messi a disposizione dai banchieri e dalle Fondazioni.

In cambio dell’aiuto economico i “filantropi” inserirono i loro uomini di fiducia nei direttivi accademici, per “garantire” la corretta gestione di fondi.

Le università potevano ampliarsi, costruire nuovi edifici, allestire laboratori costosi e acquisire prestigio internazionale, diventando l’esempio scientifico da seguire.



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