Pagine

lunedì 10 agosto 2015

CHISSA’ COME VEDONO IL MONDO QUELLI CON LO SGUARDO BASSO

.Ogni volta che vado  in giro a piedi,  che faccio un viaggio in treno o in autobus o metrò, che sono  in una pizzeria,  non posso fare a meno di notare che tutti, quasi tutti, hanno la testa su uno strumento tecnologico, cellulare, tablet,  smatphone , videogioco. Che salgano o  scendano da una carrozza, siano seduti ad un tavolo o in fila per una visita medica, i loro occhi non si staccano mai. Tutta questa gente non vede nulla di ciò che gli sta intorno, alberi , persone, vetrine,fiori, disabili, insomma, un mucchio di cose su cui riflettere, intervenire o partecipare.
E sempre mi viene da chiedermi  che ne  sarà delle loro vite, della loro maturazione, della loro cultura; isolati in un mondo “irreale” che li esclude dal mondo “reale” in cui vivono.
Non saprei dire “dove” guardano queste persone con gli occhi perennemente abbassati in un video, in un palmare o sullo schermo di un cellulare.
Magari vedono più cose di quante ne posso immaginare io. Mah?
No. Non ne sono convinto.
Certamente non vedono tutte le cose che vedo io, alberi persone, vetrine, fiori, disabili a cui rapportarmi ed a pensarci bene è proprio questa separazione tra il “loro”panorama ed il mio a spaventarmi.
Sottende ad una frattura ad una separazione di esperienze e di sensibilità e siccome sono un animale sociale ho paura di perdere i contatti con i miei simili.
Si, quel modo di guardare in basso è uno sguardo “in dentro” , non esterno, escludente.

Includente per migliaia di “amici” inesistenti ed escludente per i pochissimi presenti in carne ed ossa.

Nessun commento:

Posta un commento

Fino alla fine

Si tratta di Anne e Sigrid, madre e figlia, insegnante di scienze e dottoressa. Il più grande ha 67 anni, il più giovane appena 40. Entrambi...