L’Esalen Institute, dal nome della tribù di nativi
americani che un tempo abitavano la costa californiana di Big Sur, era conosciuto
semplicemente come Slate’s Hot Springs.
La terra venne acquistata nel 1910 da Henry Murphy,
un medico di Salinas, che vi costruì la dimora, oggi nota come Big House, per
trascorrervi le vacanze.
Per qualche tempo la proprietà languì in uno stato
di abbandono, sino a quando, nel 1962, Michael, figlio del dottor Murphy e
Richard Price, un entusiasta dello Zen, si recarono ad esaminarla.
Insieme ebbero l’idea di destinare la residenza ed
i terreni a diventare un luogo di incontro per la conoscenza, condivisione e
diffusione delle diverse Tradizioni Spirituali e la
Esplorazione della Consapevolezza. Filosofi,
scrittori, mistici e visionari avrebbero potuto venire qui per confrontarsi,
insegnare ciò che sapevano e condividere le loro esperienze.
Il progetto ebbe conseguenze di vasta portata per lo
sviluppo e la diffusione della Controcultura
Californiana basata sui principi
del Movimento Transpersonale sorto dagli
studi dello psicologo Maslow e la ricerca di Alternative Forme di Spiritualità.
Nel Maggio del 1965, in uno dei primi bollettini
d’informazione che circolarono all’Esalen Institute, Michael Murphy pose un tema
di riflessione destinato a divenire il tema conduttore della ricerca di un
nuovo paradigma che da allora contraddistingue l’Esalen Institute: “Quale è
il processo di sviluppo che ogni essere umano dovrebbe seguire per
superare la sua attuale situazione esistenziale e scoprire il potenziale ancora
non realizzato del personale futuro?”.
I successivi programmi furono impostati per cercare
una risposta a questo importante interrogativo culminando tra il 7 al 9 gennaio
1966 in un primo grande seminario sulla “teologia umanistica” con lo scopo di
esaminare l’importanza dei legami tra Sviluppo Personale, Psicologia e Teologia, per “l’evoluzione spirituale” quale accrescimento
del potenziale umano.
Vi presero parte, tra gli altri, alcuni teologi
gesuiti, celebri psicologi umanistici e ricercatori scientifici come James
Fadiman, Willis Harman e Miles Vich.
A questo seguirono moltissimi altri incontri e
confronti che portarono alla diffusione
e sperimentazione di moltissimi metodi e tecniche per la ricerca di stati alterati della coscienza
dando origine ad un movimento underground che sfidava i valori riconosciuti del
tempo. La ricerca ottenne notevole impulso dagli scritti psichedelici di Aldous
Huxley e dai membri della Beat Generation tra cui Allen Ginsberg e Gary Snyder.
Molti altri seguaci della controcultura rimasero affascinati dalle Religioni
Orientali e attratti dalla possibilità di sperimentare direttamente la Consapevolezza Mistica, attingendo all’
Essenza
Divina che era là fuori, ma anche dentro l’ individuo. Non sorprende
che anche nelle prime discussioni sulla coscienza mistica vertessero su ciò che
nella ricerca dell’estasi chimica era da considerarsi autentico e ciò che
invece era artificiale.
Il dibattito era inizialmente stato suscitato dalla
pubblicazione del libro di Huxley nel 1954, "Le porte della percezione", il quale
aveva tratto il titolo dalla dichiarazione dell filosofo William Blake “ Se le
porte della percezione venissero mondate a fondo ogni cosa apparirebbe all’uomo come essa è, ossia infinita”
In seguito il libro avrebbe ispirato il poeta e
cantante Jim Morrison a chiamare la sua band The Doors in segno di omaggio.
Vari membri della cultura giovanile cominciarono sempre più perseguire
il significato della vita ed a esplorare percorsi spirituali assai
diversi da quelli associati con i valori occidentali predominanti.
Furono questi giovani, collettivamente definiti “Controcultura”
dallo storico Theodore Roszak a mettersi alla ricerca di rivelazioni mistiche.
Fu un periodo di elevato idealismo, un
periodo in cui era diffusa tra molti giovani l’idea di poter influire
nella trasformazione di quanti avevano
intorno, Julian Beck scrisse nel
suo meraviglioso Paradise Now
Noi
vogliamo cambiarli con santità
Noi
vogliamo farli levitare con gioia
Noi
vogliamo aprirli con vasi d’amore
Nell’ottobre del 1967, in uno degli avvenimenti più
emblematici di questo periodo di visionaria ispirazione, Abbie Hoffman, Jerry
Rubin e un nutrito gruppo di seguaci della controcultura, organizzarono davanti
al Pentagono ed a Washington DC, Mobilitazione Nazionale dimostrativa (siamo
nel pieno della escalation del coinvolgimento USA nel conflitto Vietnamita e la
nascita della sua contestazione). Una pubblicazione underground, The East Village
Other, invitò all’evento “ mistici,
santi, artisti, santoni, astrologi, streghe, maghi, stregoni,druidi, hippy,
preti, sciamani, ministri, rabbini, trovatori, profeti, menestrelli, bardi e
gente di strada” per tentare, con un rito magico, di sollevare in aria il
Pentagono.
Anche se, naturalmente, la levitazione non riuscì,
questa cerimonia magica collettiva, sarebbe tuttavia giunta a simboleggiare
nella mitologia popolare il giorno dell’incontro tra le forze cosmologiche
dell’amore e della magia da una parte e
l’emblematica forma militare del Pentagono dall’altra. Una chiara distinzione
tra i governanti del paese, con i loro simboli di forza politica esteriore e la
cultura giovanile con la sua vitalità e magia interiori.
Ad Esalen sono passate le figure di spicco del
periodo della controcultura e i personaggi più carismatici delle moderne tendenze per la
ricerca di una nuova spiritualità quali:
Aldous Huxley, Alan Watts, Gery Snyder, Lawrence
Ferlinghetti, Allen Ginsberg, Timothy Leary, Ralph Metzner, Richard Alpert
(Baba Ram Dass), Stanislav Grof, John Lilly, Andrew Weil, Herbert Mabuse,
Abraham Maslow e molti altri.
A conclusione di questo nostro modesto contributo
ai 50 anni di vita dell’ Esalen Institute non pensiamo a niente di meglio che
riprendere le parole del mai dimenticato
Jerry Rubin 1938/1994-sociologo,
politico ed attivista americano.
“Prendere il
Movimento per la Consapevolezza nel suo complesso, significa sostanzialmente proporre una
definizione sana dell’essere umano in quanto tale. Inoltre si tratta di un
compendio di tecniche molto efficaci di
yoga,meditazione,comunicazione,autoconsapevolezza che possono aiutare le
persone a raggiungere un potere superiore all’interno di se stesse.
Il
Movimento per la Consapevolezza contemporaneo ha anche una funzione politica.
Una delle lezioni che abbiamo imparato dagli anni sessanta è che il cambiamento
politico è soltanto politico e non psicologico. Ora la gente guarda in se
stessa in maniera più profonda di quanto faceva allora. E questa è di per se
politica. Politica significa vivere.
Quindi,
prendendo seriamente le tecniche offerte dal Movimento per lo Sviluppo Personale
, potete cambiare voi stessi e alla fine cambiare il mondo, ciò diventa
cambiamento politico.
Sotto molti
aspetti l’approccio visionario spontaneo e spesso casuale che caratterizzò la
Controcultura americana è ora riemerso, mitigato dalla saggezza del senno di
poi e da una più ampia comprensione degli strumenti meditativi e olistici di
cui disponiamo.
Si potrebbe
sostenere, penso, che l’approccio a stati transpersonali della coscienza è oggi
più rispettoso, ma rimane la convinzione che il nostro destino spirituale sia
nelle nostre mani.
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