lunedì 10 agosto 2015

Vita intelligente extraterrestre - Problemi di comunicazione

Quando si parla di “vita intelligente” al fine di non cadere in derive emozionali, è buona norme tener conto delle cose come effettivamente stanno.

Sono già una decina i pianeti ad avere condizioni simili alla terra, simili. Cosa succederebbe se trovassimo tracce di clorofilla negli spettri di quei pianeti ?

Cioè catturare la luce che arriva dalla loro atmosfera e quindi capirne la composizione? Sarà una prova indiretta e , purtroppo, irraggiungibile, di qualche forma di vita. Ancor più straordinario sarebbe captare un segnale intelligente extraterrestre.

E’ convinzione di Paul Davies, responsabile del progetto SETI a Berkelei, che la civiltà più vicina è presumibilmente a non meno di un migliaio di anni luce: in questo momento vedrebbero la terra come era 1000 anni fa, e non avrebbero nessuna ragione di mandare segnali verso noi che risulteremmo essere nell'anno del signore 1015.

Potrebbero iniziare a farlo tra 900 anni circa, data della invenzione della radio, quando e se inizieranno a ricevere i nostri primi segnali radio. Poi però ce ne vorrebbero altri mille perché la loro risposta arrivi qui. Non è una cosa poi cosi pratica ne semplice , non vi pare ?

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