In Molti paesi, soprattutto negli Stati Uniti, si discute spesso sell'attendibilità degli studi sui cambiamenti climatici e sugli effetti negativi che avranno sull'ambiente. Queste discussioni hanno frenato l'azione politica contro l'aumento delle emissioni di gas serra. Ma c'è una ragione probabilmente più convincente per intervenire: l'esaurirsi delle riserve di petrolio e le sue conseguenze sull'economia globale. La disponibilità di combustibili fossili ( petrolio, carbone e gas) è più limitata di quanto si creda. Dal 2005 la produzione di greggio convenzionale non riesce a soddisfare il continuo aumento della domanda. Il mercato del petrolio ha subito un cambiamento simile a quello che in fisica si chiama " transizione di fase ". La produzione è diventata " inelastica", cioè non riesce più ad adeguarsi all'aumento della domanda, e ha favorito forti oscillazioni dei prezzi. Gli altri combustibili fossili, a quanto pare, non possono colmare la differenza.
articolo di James Murray e David King Nature , Gran Bretagna
leggi articolo completo su INTERNAZIONALE numero 935 del 10 febbraio 2012
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