Richard
Alpert - Ram Dass (1931/)
Be
Here Now (Sii qui ora) è una classica opera di spiritualità hippy, ma merita
un posto anche come eccezionale testo di trasformazione spirituale per
qualunque era.
Il
percorso di Richard Alpert, da accademico di Harvard a Ram Dass, guru, offre
una bellissima narrazione, e nel suo liberarsi di una vita vecchia e in qualche
modo priva di senso come pelle morta, ricorda molto l’Agostino delle
Confessioni.
Il
giovane professore di psicologia Richard Alpert conduce una vita di successo.
Nel
1962 aveva incarichi in 4 dipartimenti della università di Harvard, contratti
di ricerca a Stanford ed a Yale: prestigio e denaro non gli mancavano.
Ma
nel suo mondo mancava qualcosa. Sebbene non riuscisse a capire esattamente
cosa.
Le
teorie di raggiungimento, motivazione e ansia che stava insegnando agli
studenti sembravano scalfire appena la barriera di mistero che circonda la
vita.
La
crepa esistenziale nella vita di Alpert inizia ad allargarsi quando il leggendario
Thimothy Leary ( allora psicologo di Harvard,
più tardi profeta della controcultura degli anni sessanta) divenne suo
collega e compagno di bevute.
Nel
corso di un viaggio in Messico Leary aveva scoperto i Tioananctyl, dei funghi
allucinogeni; Alpert rimase colpito sentendolo commentare che , dopo averli
ingeriti una sola volta, aveva imparato di più che in tutti gli anni trascorsi
a occuparsi di psicologia.
La
sostanza psicotropa assunta causò ad Alpert delle visioni in cui percepire con oggettività la propria vita
come professore di successo: esperi la presenza di un “ io” dietro la facciata
della propria erudizione, l’io della saggezza e della percezione senza tempo.
Comprese che la psicologia accademica
non offriva nessun strumento per spiegare queste esperienze. Era quello
che stava cercando.
Più
Alpert assumeva sostanze psichedeliche e più lo infastidiva l’idea di dover
lasciare quegli splendidi mondi astrali per tornare alla banale realtà e più si
emarginava e veniva allontanato dal mondo accademico e dai suoi colleghi.
La
svolta arrivò quando venne sollevato dai suoi incarichi e si affacciò ad un
periodo di crisi in cui non sentiva più alcun legame col mondo accademico e non
riusciva neanche a trovare un modo per ricreare gli stati di coscienza che
aveva provato.
Quando
un ricco conoscente lo invitò a fare un viaggio in India colse al volo
l’occasione, la sua idea era di percorrere quel paese alla ricerca di asceti e santoni ma
quando si trattò anche di fumare hashish e prendere acido Alpert cominciò a
sentirsi insoddisfatto e depresso, era li per cercare qualcuno che
“Sapesse”
– che conoscesse i segreti della vita interiore e fosse immune ai problemi
della gente comune- invece era finito per diventare niente più che un turista
come tanti altri.
Recita
un detto “ Quando l’allievo è pronto, il maestro farà la propria comparsa”
Sull’orlo
della disperazione , Alpert era seduto a un caffè per hippy nell’India del nord
quando vide entrare un occidentale alto e dai capelli lunghi intrecciati di
perline.
Alpert
senti immediatamente che quell’uomo chiamato, Bhagwan Dass e considerato dalla gente
dl posto come un guru, “ Sapeva “ .
Aveva
percorso migliaia di chilometri solo per trovare come maestro un giovane
californiano!
Seguendo
Bhagwan Dass in giro per l’India, imparando canti sacri e mantra, viaggiando e
vivendo senza quattrini, Alpert arrivò a
comprendere cosa significa vivere nel presente e liberarsi dell’idea cha la
storia della propria vita sia particolarmente importante.
Quando
Alpert chiese a Bhagwan Dass per quanto
a lungo pensava che avrebbero girato per il paese il maestro rispose “ Non
pensare al futuro. Semplicemente sii qui ora “
La
parte principale del libro è la voce di
un novizio che scopre delle verità spirituali e vuole condividerle con il mondo,
il libro è impaginato come gli inserti di un giornale con Mantra e citazioni, è
ricco di sgargianti e spesso bellissime illustrazioni, il libro può risultare
ad alcuni lettori un po’ “ fricchettone “; non bisogna inoltre farsi
scoraggiare dall’uso frequente di parole come “ amore “ e “ guru “ e dalle
ricorrenti rappresentazioni di divinità indù è questa la parte principale del
libro che , se affrontata con disposizione mentale giusta , può regalarci un
potente “ trip mentale “
Il percorso di Dass da accademico di Harvard a guru, offre una bellissima narrazione, e nel suo liberarsi di una vita vecchia e in qualche modo priva di senso come di pelle morta Albert ricorda l'Agostino delle Confessioni
Il percorso di Dass da accademico di Harvard a guru, offre una bellissima narrazione, e nel suo liberarsi di una vita vecchia e in qualche modo priva di senso come di pelle morta Albert ricorda l'Agostino delle Confessioni
Sintesi della recensione di Tom
Butler-Bowdon 2005
Con
“Le porte della percezione” di Aldous
Huxley e “Il potere di adesso” di
Tolle, questo saggio completa una
trittico imperdibile per chi desidera
approfondire concetti come Cambiamento, Crescita personale e Scoperta del sé.
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salve, esiste una versione del libro in lingua italiana? Grazie
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