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martedì 23 giugno 2015

ESPERIENZA MISTICA , FEDE RELIGIOSA E QUOTIDIANITA’

Il nostro momento storico è saturo di mass media, infatuato dalla tecnologia e ossessionato dall’apocalisse,
Il nostro mondo di scienza e logica relega ai margini i sentimenti e la soggettività, tuttavia chi non cerca il significato più profondo della propria vita spesso finisce per sentirsi vuoto e disperato.
Sono queste sensazioni di "vuoto" e "disperazione" che spingono  sempre più persone ad avvicinarsi al mondo “olistico” ed ai suoi valori senza però averne una minima base culturale.
Nella nostra società che vede l'esistenza in termini di "mercato" e le persone come "consumatori" sta facendo diventare business anche questa esigenza. 
Eccoci circondati da pubblicità sempre più invadenti che dispensano pillole, integratori, pozioni, profumi, solette, tisane, poltrone, oli, scarpe, attrezzi, pomate, libri, video di corsi che proclamano mirabolanti proprietà per il benessere di corpo e mente.
Spuntano improbabili "guru" che  in una proliferazione insulsa di tecniche di auto-aiuto, ispirazione canalizzata, confuse mitologie e terapie da show-biz, contribuiscono al venir meno della credibilità delle vere discipline olistiche.
Nasce un "mercato globalizzato" di laboratori esperienziali, conferenze, rebirthing cristalloterapie, agopuntura vibrazionale, consulenze per i rapporti interpersonali, presentati con quella pochezza culturale che spesso tende a banalizzare le più importanti scoperte della psicologia Umanistica e Transpersonale.
Come districarsi ?
Inizia da qui.
Tutte le Grandi Religioni Strutturate e molte tra le grandi Tradizioni Spirituali, hanno origine da una esperienza  visionaria o mistica
Per loro stessa natura le religioni e le tradizioni spirituali tendono a mettere in luce un Mistero Supremo cercando di offrire ai loro seguaci una struttura di comprensione spirituale più vasta di quella dei prevalenti modelli di realtà secolari e materialistici.
Che si pensi a  tale Mistero Supremo come ad una divinità, uno spirito o una energia , oppure lo si consideri astrattamente come "il fondamento dell’universo manifesto", abbiamo a che fare con concetti che trascendono le nostre capacità intellettuali.

Nel caso delle religioni istituzionalizzate , soprattutto in Occidente, dove si pone maggiore enfasi su fede e dottrina  dando meno importanza all’esperienza religiosa individuale, molto spesso troviamo le rivelazioni del visionario-fondatore perpetuate da seguaci che sembrano non avere  alcuna visione personale sulle origini mistiche delle proprie tradizioni religiose.
Così di fatto vi è una sostanziale incomprensione della stessa esperienza visionaria di base.
Tutto questo rimane  estraneo alla maggior parte dei seguaci delle nuove  forme e tendenze  spirituali per i quali i loro sistemi di convinzione provengono da varie e molteplici fusioni di tradizioni religiose orientali ed occidentali.
La ricerca dell’uomo verso “una superiore realtà mistica che si trova al di là”  passa attraverso una esperienza visionaria  che può verificarsi allontanandosi dall’ambiente esterno familiare , per ritirarsi dove il sé interiore possa rivelarsi; che sia una caverna, la cima di una montagna o un deserto  oppure, più a portata di mano, un luogo consacrato, sia esso una chiesa, un tempio o un certo ambito naturale, destinato a  scopi specifici associati alla propria pratica spirituale.
Il concetto alla base delle varie pratiche simboliche è quello di trasferire l’attenzione della consapevolezza dal mondano al cosmico, dal quotidiano all’archetipo.
Occorre a questo punto dire che infruttuosi sforzi   verso “ la superiore realtà mistica che si trova al di là” possono causare una serie di problemi. Se si tratta di una ricerca fatta unicamente per un nascosto appagamento personale, invece dell’ umile desiderio di una maggiore autoconoscenza  al servizio degli altri, allora il risultato può essere un’incrinatura dell’ego.
Attraverso una vasta gamma di pratiche spirituali alternative, molte persone con una posizione di autorità spirituale, possono essere inclini agli eccessi dell’ego. Si sa, ad esempio, che vari guru orientali ed occidentali contemporanei, hanno finito per usare il loro “carisma  spirituale” per ammaliare e dominare i loro seguaci, abusando della propria posizione per ottenere vantaggi sessuali o economici.
Lo scopo del seguire un cammino spirituale  è quello di riuscire ad avere una concentrazione interiore nei luoghi destinati al culto della propria forma religiosa ma di essere capaci di operare nel modo adeguato anche nel mondo esterno.

L’obiettivo ideale che dobbiamo porci è la fusione di mistico e fisico, assimilando i misteri profondi del mondo spirituale in un contesto di realtà familiare, portando così una visione più ampia nella nostra esistenza quotidiana

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