PRESENTAZIONE 18 novembre
a Cividale del Friuli via San Giorgio 86
vedi qui
Esiste una innumerevole quantità i testi scritti sotto qualche forma di “channelling” cioè sotto dettatura di una qualche sconosciuta fonte ispiratrice come ad esempio “Conversazioni con Dio” o “ Il libro di Margery Kempe” ma Un Corso in Miracoli rimane il punto di riferimento per tutti.
a Cividale del Friuli via San Giorgio 86
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Esiste una innumerevole quantità i testi scritti sotto qualche forma di “channelling” cioè sotto dettatura di una qualche sconosciuta fonte ispiratrice come ad esempio “Conversazioni con Dio” o “ Il libro di Margery Kempe” ma Un Corso in Miracoli rimane il punto di riferimento per tutti.
E’ stato
definito la Bibbia del nuovo millennio ed il paragone non è esagerato. Come la
Bibbia sembra contenere una risposta per ogni questione ed è cosi esteso che è improbabile lo si legga
dal principio alla fine. Con una logica semplice ma rigorosissima e con uno
stile del testo spesso eccellente,
induce il lettore ad condividere il suo dettato.
La stesura
del testo ebbe origini insolite, nel 1965 la dottoressa Helen Schucman, psicologa
ricercatrice del Columbia-Presbyterian Medical Center di New York. Il suo posto di lavoro non era diverso da tanti
altri, nel fatto che le politiche interne e l’ambizione dl personale a
posizioni di prestigio avevano creato un’atmosfera piuttosto tesa. Un
giorno il capo del suo dipartimento,
dottor William Tretford, le dichiarò di
essere stanco di quello che stava accadendo e che ci doveva essere un modo
migliore di lavorare, la Schucman acconsentì ad aiutarlo a trovare quel modo. Ben presto cominciò a fare
sogni strani, poi a sentire una voce che sembrava volesse che lei scrivesse ciò
che le diceva, la prima frase che trascrisse sul suo blocco di appunti fu “
Questo è un corso in miracoli”. Thetford batté a macchina questi appunti dando inizio
ad un processo che durò sette anni, la Schucman e Thetford sono considerati i
veicoli per l’apparizione del libro, piuttosto che i suoi autori.
Questo libro
può essere considerato una illusione ? Si potrebbe pensare così salvo per il
fatto che il testo è di una chiarezza cristallina, la Schucman era atea e che
mai sfruttò economicamente l’enorme successo del libro.
Il libro
viene presentato come “un regolamento per essere umani in questo universo”,
svelando alcuni principi che operano infallibilmente, che noi ci prestiamo
attenzione o meno.
Ma perché un
corso in miracoli ? Nelle parole del libro un miracolo consiste semplicemente
nel “rimuovere ciò che impedisce la consapevolezza della presenza dell’amore”.
Questo si
verifica quando vediamo le cose come realmente sono e non attraverso le nebbie dell’arroganza e
l’ignoranza del sé. Questo evento è un
miracolo perché è permanente, potremmo dimenticarci che è accaduto, ma appena
lo ricordiamo a noi stessi ne rinnoviamo l’effetto.
La
distinzione che viene fatta nel libro
tra realtà ed irrealtà è importante. Ciò che percepiamo appare vero, ma lo è
solamente attraverso le lenti con cui lo vediamo noi. Ciò che invece è non si percepisce ma lo si sa , passo
che ricorda l’affermazione che fece C. G. Jung nel corso di una intervista, alla domanda se credesse o meno in Dio Jubg rispose " Io non credo - io so"
Memorabile
rimane la parte dedicata alle relazioni personali, per il libro siamo destinati
a sentirci sempre un po’ insicuri riguardo alle nostre relazioni, poiché esse
non poggiano su fondamenti solidi, infatti siamo sempre convinti di sapere quello
che è meglio per noi, ma in realtà l’ego non ha un obiettivo per la nostra
relazione, se non con quello di usarla a nostro beneficio. Nel
libro si dimostra quanto i nostri rapporti con gli altri sono forgiati
sull’egoismo invece che da un desiderio di sincera unione d’amore.
Un altro
tema tra i tantissimi affrontato è la
necessità di perdonare, non perché sia un atto piacevole, ma perché ci consente di liberarci dalle
percezioni errate e vedere nuovamente la verità. Perdonare significa vedere
l’essenziale innocenza di una persona, la verità che sta dietro la facciata.
Quando saremo riusciti a farlo, invece
di sentire continuamente il bisogno di giudicare o aggredire , avremo una
relazione risanata.
Alcuni
lettori potrebbero scoraggiarsi per la terminologia cristiana usata nel libro ,
che però viene semplicemente usata per esprimere verità universali presenti in
ogni religione. Se si mantiene la mente aperta è difficile non trarre qualche
ispirazione dalla lettura del libro che ci regala l’idea meravigliosa che la
vita sia semplicemente un corso per comprendere le leggi spirituali che possono
renderci felici.
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