Pagine

sabato 6 luglio 2013

RAINFORREST ALLIANCE

Rainforest Alliance è una Organizzazione Internazionale per la Conservazione della Natura, che oggi lavora in circa 100 Paesi nel mondo. Abbiamo iniziato 25 anni fa ed oggi collaboriamo con migliaia di contadini in tutto il mondo e con centinaia di aziende per migliorare le pratiche agricole e mantenere così le qualità e le caratteristiche del terreno nel tempo. 

Com'è cambiato il concetto di sviluppo sostenibile in questi 25 anni? 
In questi ultimi anni è cambiato drasticamente. Siamo passati da una parola che nessuno conosceva ad una parola di uso comune. Nonostante questo praticamente nessuno ne conosce il vero significato. È molto importante ridefinire il significato di sostenibilità.

Cos'è cambiato nelle zone in cui avete lavorato in questi anni?
Gran parte dei Paesi dove lavoriamo oggi sono nazioni dove non c'era nessuna società che lavorasse nel campo della sostenibilità. Molti contadini facevano già un buon lavoro, molti di loro l'hanno invece migliorato dal momento in cui li abbiamo accompagnati in questo processo. Il nostro obiettivo è migliorare la loro qualità di vita e gestire meglio il territorio, in modo tale che sia utilizzabile per altre centinaia e centinaia di anni.

Qual è il progetto che ricorda con più piacere?
Oh, mi ricordo di tutti molto bene. Per esempio la collaborazione qui in Italia con Lavazza è molto importante, perché abbiamo visto un'azienda con delle profonde radici e con degli standard sociali molto importanti, un'azienda che ha deciso di fare qualcosa in più con i produttori di caffè.

È l'unico progetto avviato con un'azienda italiana?
Non siamo molto presenti qui in Italia e a dire la verità non c'è stata molta richiesta per avviare nuove attività. Ci piacerebbe essere maggiormente presenti per far capire a tutte le persone che cosa possono fare per migliorare il mondo. So che sembra idealistico, però passo dopo passo, a poco a poco, possiamo passare da una impronta ecologica negativa ad una positiva o comunque che sia neutrale.

Crede che sia possibile quindi un'economia sostenibile?
Ci credo fermamente. Anche se non è una cosa che accadrà dall'oggi al domani. Ognuno di noi deve fare qualche cambiamento, soprattutto da dove vengo io, negli Usa, dove consumiamo troppo e buttiamo troppo. Tutto questo deve cambiare.

Si sta parlando molto di land grabbing in questi tempi, ovvero di compagnie che arrivano, ad esempio in Africa, comprano le terre strappandole ai contadini. Cosa sta accadendo? 
È interessante questa domanda, nessun altro qui in Italia ce l'ha posta. Noi di Rainforest Alliance crediamo nei diritti degli individui di gestire le proprie terre. E crediamo nella possibilità delle aziende straniere di comprare questi prodotti, ma non nel diritto di rubare loro la terra. Ma questo non sta succedendo solo in Africa, ma anche negli Usa, dove ci stiamo opponendo ad una pipeland che attraverserà gli Stati Uniti fino al Canada. Non voglio generalizzare, perché ci sono anche esempi positivi. Si deve quindi analizzare caso per caso e trovare la soluzione ottimale.



Nessun commento:

Posta un commento

Fino alla fine

Si tratta di Anne e Sigrid, madre e figlia, insegnante di scienze e dottoressa. Il più grande ha 67 anni, il più giovane appena 40. Entrambi...