Rainforest Alliance è una Organizzazione Internazionale per la
Conservazione della Natura, che oggi lavora in circa 100 Paesi nel mondo.
Abbiamo iniziato 25 anni fa ed oggi collaboriamo con migliaia di contadini in
tutto il mondo e con centinaia di aziende per migliorare le pratiche agricole e
mantenere così le qualità e le caratteristiche del terreno nel tempo.
Com'è cambiato il concetto di sviluppo
sostenibile in questi 25 anni?
In questi ultimi anni è cambiato drasticamente. Siamo passati da una parola
che nessuno conosceva ad una parola di uso comune. Nonostante questo
praticamente nessuno ne conosce il vero significato. È molto importante
ridefinire il significato di sostenibilità.
Cos'è cambiato nelle zone in cui avete
lavorato in questi anni?
Gran parte dei Paesi dove lavoriamo oggi sono nazioni dove non c'era
nessuna società che lavorasse nel campo della sostenibilità. Molti contadini
facevano già un buon lavoro, molti di loro l'hanno invece migliorato dal
momento in cui li abbiamo accompagnati in questo processo. Il nostro obiettivo
è migliorare la loro qualità di vita e gestire meglio il territorio, in modo
tale che sia utilizzabile per altre centinaia e centinaia di anni.
Qual è il progetto che ricorda con più
piacere?
Oh, mi ricordo di tutti molto bene. Per esempio la collaborazione qui in
Italia con Lavazza è molto importante, perché abbiamo visto un'azienda con
delle profonde radici e con degli standard sociali molto importanti, un'azienda
che ha deciso di fare qualcosa in più con i produttori di caffè.
È l'unico progetto avviato con
un'azienda italiana?
Non siamo molto presenti qui in Italia e a dire la verità non c'è stata
molta richiesta per avviare nuove attività. Ci piacerebbe essere maggiormente
presenti per far capire a tutte le persone che cosa possono fare per migliorare
il mondo. So che sembra idealistico, però passo dopo passo, a poco a poco,
possiamo passare da una impronta ecologica negativa ad una positiva o comunque
che sia neutrale.
Crede che sia possibile quindi un'economia
sostenibile?
Ci credo fermamente. Anche se non è una cosa che accadrà dall'oggi al domani. Ognuno di noi deve fare qualche cambiamento, soprattutto da dove vengo io, negli Usa, dove consumiamo troppo e buttiamo troppo. Tutto questo deve cambiare.
Ci credo fermamente. Anche se non è una cosa che accadrà dall'oggi al domani. Ognuno di noi deve fare qualche cambiamento, soprattutto da dove vengo io, negli Usa, dove consumiamo troppo e buttiamo troppo. Tutto questo deve cambiare.
Si sta parlando molto di land grabbing
in questi tempi, ovvero di compagnie che arrivano, ad esempio in Africa,
comprano le terre strappandole ai contadini. Cosa sta accadendo?
È interessante questa domanda, nessun altro qui in Italia ce l'ha posta.
Noi di Rainforest Alliance crediamo nei diritti degli individui di gestire le
proprie terre. E crediamo nella possibilità delle aziende straniere di comprare
questi prodotti, ma non nel diritto di rubare loro la terra. Ma questo non sta
succedendo solo in Africa, ma anche negli Usa, dove ci stiamo opponendo ad una
pipeland che attraverserà gli Stati Uniti fino al Canada. Non voglio
generalizzare, perché ci sono anche esempi positivi. Si deve quindi analizzare
caso per caso e trovare la soluzione ottimale.
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